Ostuni 2012
Questo progetto, commissionato dal Comune di Ostuni, prevede il riutilizzo e la progettazione di una parte del convento dei frati Cappuccini, che nei secoli ha ospitato il carcere, la caserma dei vigili del fuoco, fino a ridursi a mero deposito.
Il progetto prevede la riorganizzazione urbana di un tessuto sedimentato e divenuto, a dispetto della sua collocazione urbana, marginale. La casa della musica, pertanto, si apre alla città, non più carcere, caserma, caratterizzati da muri alti che rendevano impenetrabile lo spazio, ma perimetro e quinta di una piccola piazza, agorà, luogo di scambio per la cultura giovanile.
Il progetto vuole recuperare e ridefinire gli spazi esistenti, ritmando le priorità, senza gesti eclatanti, ma senza atteggiamenti dimessi. Lo spazio polivalente per mostre e concerti si apre verso la piazza e ne mantiene la scansione delle pavimentazioni, lo spazio aperto che attraverso la grande vetrata intravede e dialoga con il fermento delle esposizioni. Nella biblioteca stretta e lunga coperta da volta a botte vengono riaperte le bucature ad arco che negli anni, a seconda degli usi, venivano tamponate, modificate.
Si ripropone così il passo irregolare di un’architettura non progettata, auto- costruita, di un’architettura al margine, che proprio per questo va tenuta in massima considerazione. Vincitore nel 2014 del Premio In/Arch-Ance per la migliore opera di architettura in Puglia nella categoria “Intervento di riqualificazione edilizia e/o urbana”, notizia pubblicata sul portale Archilovers.com